L’ANFI - Associazione Nazionale Felina Italiana, riconosciuta dal MIPAAF - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, più grande associazione italiana nell’ambito della felinotecnica e membro della FIFe - Federazione Felina Internazionale, di cui è uno dei soci fondatori, condanna fermamente la guerra come strumento della risoluzione dei conflitti.
Per questo motivo l’intervento russo di invasione militare in Ucraina ci lascia sgomenti e fortemente preoccupati e contemporaneamente ci impone di esprimere la nostra solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite e di prendere posizione di fronte ai gravissimi fatti che stanno accadendo negli ultimi giorni.
L’ANFI, in maniera coordinata con la FIFe, si è quindi innanzitutto mobilitata per attuare azioni di supporto e di aiuto alla popolazione ucraina, compresi allevatori e proprietari di gatti, stanziando sostegni utili all’acquisto di beni di prima necessità per i gatti delle zone più colpite e inviando materiale attraverso le associazioni affiliate alla FIFe più vicine all’Ucraina, come Polonia e Lituania. Inoltre, molti dei nostri allevatori si sono già resi disponibili ad ospitare famiglie che stanno fuggendo dalle aree coinvolte nel conflitto assieme ai loro animali da compagnia.
Ci è sembrato tuttavia doveroso dare anche un chiaro e concreto segnale di dissenso rispetto alle scelte finora attuate dalla Federazione Russa. Come Consiglio Direttivo di ANFI ci uniamo dunque alla Federazione Internazionale Felina e ne condividiamo decisioni e responsabilità: la FIFe ha stabilito il divieto all’importazione e/o registrazione presso i Libri Origini dei paesi membri FIFe di gatti allevati in Russia al di fuori della Russia. Altresì nessun gatto appartenente a proprietari residenti in Russia potrà partecipare alle esposizioni feline FIFe al di fuori della Federazione Russa. Queste limitazioni saranno valide anche in territorio italiano fino al 31.05.2022 e saranno sottoposte a revisione se e quando necessario.
Si tratta di azioni che hanno valore prevalentemente simbolico e non devono in alcun modo essere interpretate come gesto di ostilità verso gli allevatori russi, verso i quali permangono immutate tutta la nostra stima e amicizia, ma si rendono necessarie nella convinzione che solo gesti concreti possano realmente significare la ferma condanna della politica condotta in queste ultime settimane dalla Federazione Russa, nella speranza che ogni piccolo atto finalizzato all’effettivo isolamento e deplorazione di tale politica possa orientare e contribuire alla cessazione del conflitto.
Per il Consiglio Direttivo Nazionale
Francesco Cinque
Presidente Nazionale